Il prelievo dei villi coriali rappresenta l'analisi del tessuto placentare o villi corionici. Sia il bambino, che la placenta hanno la stessa origine cellulare, così i cromosomi presenti nelle cellule placentari sono gli stessi di quelli del bambino.
Si esegue dopo applicazione di anestetico locale (facoltativo), un ago sottile ecoguidato attraversa l'addome materno e si preleva un campione di villi coriali.
La procedura dura pochi minuti e successivamente si osserva che l'attività cardiaca fetale sia normale. Nella maggior parte dei casi, la gravidanza prosegue regolarmente e gli unici effetti collaterali che durano pochi giorni, possono essere la dolenzia lieve o piccole perdite ematiche. Può essere utilizzato il paracetamolo per lenire la dolenzia.
Solo pochi casi possono presentare dolore addominale intenso e perdite ematiche abbondanti con febbre alta. In questa circostanza bisogna consultare il sanitario.
I risultati sono disponibili nell'arco di tre giorni. I risultati definitivi nell'arco di venti giorni.
Nell'1% dei casi, il prelievo dei villi coriali dovrà essere ripetuto per il fallimento della coltura.
Il rischio d'aborto dopo il prelievo dei villi è circa l'1%, come l'amniocentesi a 16 settimane. L'aborto avviene entro cinque giorni dalla procedura invasiva. Poiché alcuni studi hanno dimostrato che il prelievo eseguito prima della 10° settimana, contempla il rischio di malformazioni alle dita delle mani e dei piedi del feto, l'esame va eseguito dopo l'11° settimana di gestazione.